Molto probabilmente avrete sentito parlare dei contractor di guerra. Altrettanto probabilmente non sapete cosa siano effettivamente e sarete portati a scambiarli per volgari mercenari, assassini e tagliagole. Ma leggendo queste pagine rimarrete sorpresi.
Questo libro è la testimonianza di un soldato privato, la sua esperienza messa a nudo: nero su bianco. Un libro umanissimo di una persona che ha scelto di mettere la propria professionalità e la propria stessa vita a disposizione degli altri. È la vicenda di chi la guerra la conosce bene, avendola combattuta in ex Jugoslavia, così come in Afghanistan, in Ruanda e in Iraq. Una ricostruzione lucida e appassionata di situazioni estreme vissute in prima persona delle quali per lo più se ne è sentito in televisione. Finalmente una spiegazione attenta e scrupolosa di cosa sia effettivamente un contractor. Un atto di giustizia verso le sofferenze vissute dai combattenti, quelli che sono tornati a casa e quelli che sono rimasti sul terreno. Ma è anche il libro di un uomo libero che – tramite la sua stessa vicenda biografica – continua a interrogarsi su sé e sul mondo, sulla guerra e sulla pace e, alla fine, sceglie irreversibilmente la seconda tramite l’impegno diretto nella solidarietà umanitaria. È il libro di un uomo che non si arrende.
Marco Fanti, cresciuto a Poggiodomo (PG) piccolo paesino di montagna da una famiglia umile, allegra e laboriosa. Studente appassionato e boscaiolo infaticabile scopre fin da subito la sua passione per i soldati e dopo una serie di peripezie che lo hanno portato a vivere a Londra, comincerà ad andare in giro per il mondo come Contractor (Personal Security Details) nei più svariati teatri di guerra.
Oggi, è un Amministratore Delegato d’azienda e continua a curarsi del bene degli altri in particolare in Medio Oriente la sua seconda casa.
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