La storia si svolge in Messico alla fine degli anni ’90. Un Messico che decide di rinnegare la propria storica anima latina per rivolgersi al più potente e ricco Nord America, senza però riuscire a debellare problemi atavici, come il traffico di stupefacenti o l’annosa e odiosa piaga della tratta delle donne e del femminicidio, che imperterriti continuano a insanguinare il territorio. Il protagonista, Leonardo Giordano, è un giovane e ignaro turista che si muove tra gli Stati Uniti e il Messico insieme alla sua fidanzatina Ludovica. Tutto procede bene fin quando non decidono di separarsi per visitare luoghi diversi. Dopo, Leonardo non riesce più a rintracciare Ludovica e il suo disperato tentativo di ritrovarla gli creerà molti problemi, trascinandolo in una vita che non avrebbe mai potuto prevedere.
Inizia così l’avventura di Leonardo, che si ritroverà in luoghi remoti, come la Sierra Madre Occidentale, dove ancora vive un antico popolo, i Huichol, e dove, col tempo, si renderà conto che ne è legato profondamente.
Tra misteri, colpi di scena, intrecci criminali e storie d’amore e di passione, Adriano Bianco ci introduce in una terra molto affascinante, dai forti contrasti e soprattutto ci presenta una pratica non così comune in Occidente, lo sciamanesimo, con i riti spirituali più antichi conosciuti dall’uomo.
Adriano Bianco, cuorgnatese, canavesano – Laureato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino con una tesi antropologica di Storia delle Religioni, incamera apprendimenti che lasceranno distintamente il segno in questo romanzo.
Per anni curioso viaggiatore alla ricerca dell’unicità e della diversità culturale delle varie latitudini, l’incidenza della tappa messicana ha sicuramente impresso tracce indelebili sulla pelle e nella memoria, così da spingerlo a scrivere.
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