Donna Sara Suarez de Alves è una donna perbene. Religiosa, fino all’austerità. Severa, fino alla chiusura. Irreprensibile moglie e madre, ha sempre represso i suoi giovanili impeti di ribellione e ha chiamato peccati i suoi pensieri di dolcezza e seduzione. Non ha mai dubitato degli atti della Corona spagnola e della Chiesa cattolica che hanno alimentato, in un Cinquecento senza pace, una spirale infinita di odio e violenze contro i loro nemici, gli “infedeli”. Sara sarebbe rimasta prigioniera della sua vita apparentemente perfetta, delle convenzioni che le hanno insegnato, del matrimonio che le hanno imposto, senza mai scoprire il suo bisogno di amare e di essere amata, se non avesse incrociato, quel giorno sul ponte, con i capelli ricci tormentati dal vento del porto, gli occhi di Fahdi al-Malekki. Il capo dei corsari musulmani, assetato di guerra e affamato di giustizia, ha votato la sua intera esistenza a vendicare la sua gente cacciata, uccisa e obbligata alla conversione durante la Reconquista. Tra Sara e Fadhi, uno sguardo che trafigge il cuore di entrambi. Per quanto siano orgogliosi, nonostante siano nemici.
L’ultimo dono prima di morire è la storia di quello sguardo, di due persone, di due mondi, dell’Oriente e dell’Occidente che i pregiudizi dividono, ma che l’amore può riunire, risanando l’innaturale divisione e raggiungendo la redenzione.
Arianna Frappini nasce a Gualdo Tadino (PG) nel 1997. Esordisce come poetessa con Di una vita nel 2013 con l’Aletti Editore. Nel corso degli anni, con la stessa casa editrice, pubblica diverse raccolte di poesie in volumi comprendenti altri autori: “Dignità” in Mulinelli (2014), “Casa” in Marin (2015) e “Del cuore che crede” in Vortex (2015). Nel 2020 pubblica con il Gruppo Albatros il Filo la prima edizione del suo primo romanzo, L’ultimo dono prima di morire. Nel 2022 esce con Editrice ZONA il suo secondo romanzo, Il soldato che amava l’alba. Attualmente gestisce il blog personale “Oltre”, scrivendo due rubriche: “Libri senza pregiudizi” su letterature poco conosciute (soprattutto araba), ma anche su libri capaci di andare oltre il noto, e “Emozioni da lupi” sulla musica di Ermal Meta.
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