La vita è come un viaggio in treno: non conosci tutti i passeggeri che si spostano insieme a te e non sai mai chi scende o chi sale a ogni fermata; puoi restare piacevolmente sorpreso dalla bellezza di un paesaggio, ma anche profondamente dispiaciuto per un imprevisto che scombussola gli eventi. Il viaggio della vita di Basilia Saderi non è privo di sfide; le impone grandi sacrifici, ma le regala anche soddisfazioni e la circonda d’amore. Esplorando i meandri della memoria, l’autrice ripercorre gli episodi più significativi della sua esistenza: la nascita in un paese contadino in provincia di Oristano in una famiglia umile; il coraggio della mamma rimasta vedova, con quattro figli a cui provvedere; il supporto prezioso della nonna; i legami con i fratelli; i momenti di privazione; il dolce e l’amaro del matrimonio; la gioia di crescere i propri figli, accanto alla paura di non sapere cosa aspettarsi dal domani e di non riuscire sempre a proteggerli dando loro il massimo. Il viaggio prevede anche cambiamenti, traguardi, prove di forza da superare e grandi sogni da realizzare. Svelandosi oltre la maschera che nasconde le fragilità, Basilia Saderi racconta il suo percorso esistenziale dove il cuore è sempre il punto di partenza.
Basilia Saderi nasce a Samugheo in provincia di Oristano il 21 giugno 1952, in una famiglia composta da mamma Isabella e i fratelli Antonio, Mario e Peppino. Il decesso del padre, avvenuto tre mesi prima, segna il suo destino. Alla famiglia si aggiunge la nonna materna Anna che fornisce un aiuto fondamentale. Basilia cresce in un ambiente modesto, protetta da tutta la famiglia. Si trasferisce in un collegio a Cagliari per poi iscriversi all’istituto Magistrale e conseguire il diploma di insegnante. La vita di Basilia prosegue in un vortice di situazioni che segna per sempre la sua vita. Dopo la separazione dal marito, inizia un impegnativo percorso alla ricerca di una stabilità lavorativa; è costretta ad accettare quello che offre il piccolo paese, decidendo infine di accettare lavori temporanei a Milano, a Riccione e persino in Germania. Non senza difficoltà, riesce a far sì che i figli Sara e Riccardo ottengano un diploma e conquistino l’indipendenza. Con l’aiuto di Riccardo, esperto nel settore delle gelaterie artigianali, avvia un’attività. Il duro lavoro le procura seri problemi di salute per cui, dopo dieci anni, è costretta ad abbandonarlo. Basilia si ritroverà a fare i conti con un’invalidità permanente e con una solitudine difficile da gestire, che la spingerà a scrivere per ricordare il passato.
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