Quella proposta da Sara Tavecchio potrebbe essere definita “poesia empatica”: l’autrice si trasferisce nel mondo interiore degli altri, anzi, giocando un po’ con il titolo di questa raccolta, riesce a trasferire il mondo degli altri dentro di sé. Così, nelle sue poesie, sono in qualche modo gli altri a parlare. Attraverso questa raffinata operazione, i componimenti di Tavecchio risultano così ben concepiti che l’universo emozionale della poetessa potrebbe essere sovrapposto a quello dell’altro, il soggetto delle poesie.
Sara Tavecchio è nata vicino a Monza ventun anni fa. Dopo essersi diplomata al liceo linguistico, si è iscritta all’università intraprendendo studi storici, una delle sue più grandi passioni. Ama anche la musica, il nuoto, il cinema e soprattutto la poesia, che è ormai da anni la sua più grande confidente: l’ha trovata nel momento in cui ne aveva più bisogno. Lei parla al suo cuore e il suo cuore parla attraverso di lei.
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