Raccontare una favola può voler dire tornare indietro nel tempo, o invece fermarsi a osservare il presente per assaporare l’air du temps, certi che il futuro supererà qualunque aspettativa e forse ci riporterà al punto d’inizio: con la voglia di raccontare ancora una favola… Senza vincoli di spazio e di tempo, le favole di Coppelia Ortiz si succedono come singole perle di un’unica collana, offrendosi agli occhi del lettore con grazia. Il ritmo del racconto non tradisce la specificità dei singoli personaggi, le cui storie s’inanellano con leggerezza e ironia, avvolgendo con sguardo amorevole l’umano sentire. Il passato e il presente si sfiorano, mediante vicende talvolta variopinte oppure intime, ma senza tradire la dimensione onirica della narrazione che fa di ogni favola un piccolo film. I frammenti di un’immagine completano il quadro dell’altra, come se il tutto fosse unito da un sottile fil rouge; mentre, in un contesto realistico ma non vero, si fondono tra loro innocenza, pentimento, umorismo, arte, amore, avarizia e tanto altro ancora, conducendoci nell’infinito viaggio dell’immaginazione.
Come molti altri autori, Coppelia Ortiz approda alla scrittura per combinazione. La sua passione per le favole la porta a voler condividere storie ed emozioni con chi ama la lettura e l’arte del racconto.
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