L’amore si presta a una definizione così nitida e precisa quale quella dell’Enciclopedia Treccani? O piuttosto non ha tante forme quanti sono i cuori degli uomini, ha tante declinazioni quante sono le loro lingue e tante sfumature quante sono le loro menti. In questa raccolta di racconti, l’autrice ha voluto portarne – spesso su uno sfondo cupo – degli esempi, alcuni in cui il lettore si può facilmente immedesimare, altri dove ci sono sfumature più confuse e incerte… ma in tutti il filo conduttore è sempre e solo uno.
Alessandra Cortese (meglio conosciuta al suo paese in Ciociaria per la sua passione per le parrucche che per il suo talento narrativo) è approdata tardi alla scrittura, questa raccolta di racconti costituisce il suo esordio, all’età di 53 anni suonati. La sua vita ha infatti percorso – dal conseguimento della laurea in Scienze Politiche (forse non la più adatta a lei) in poi – un cammino tortuoso; e così, chi avesse voluto, l’avrebbe vista traghettare senza pausa da un ufficio all’altro, da uno studio all’altro, fino ad approdare, chissà come, a una palestra. Ma tutto questo è acqua passata. Il presente vede la nostra esordiente sprofondare in una brutta depressione e immergersi, per contraltare, nella pratica e nello studio del Buddismo di Nichiren Daishonin, che spera le restituiscano, con la fede, serenità e qualcosa che somigli alla gioia.
Alessandra Cortese –
Nei racconti di Alessandra, la presenza umana, i luoghi, le decisioni
prese dai personaggi e le relative motivazioni, vengono descritti con un
linguaggio che è al tempo stesso semplice, scorrevole, ricco di
particolari. Ci fa entrare immediatamente nel vivo della narrazione e
nello spirito di chi, in quel momento, sta vivendo in quella casa, in
quelle strade, in quei luoghi, che impariamo a conoscere in tutti i
particolari, e che rimangono impressi nella nostra mente.
paodetti@live.it –
Racconti formidabili che mettono al centro della storie: paure, vendette, sospetti e ,a mio avviso, anche pentimenti. Hanno tutti un filo conduttore noir, con messinscena a volte cupe…lavorando sulle suggestioni del lettore. Una narrazione coinvolgente!!!
mgraziacorte@gmail.com –
La raccolta di questi racconti (che ha poi ha preso il titolo “Declinazioni della voce amore”, quasi
fosse una raccolta di racconti rosa, mentre le tinte dominanti sono piuttosto scure) è un’irresistibile
macchina narrativa, con, a tratti, colpi di scena spettacolari e con movenze da romanzo giallo che
inevitabilmente portano il lettore a riflettere sul significato, sconosciuto, della parola Amore; ad
esplorarne l’altra faccia: ossessione, gelosia, dipendenza, desiderio di possedere, di – per così dire –
annettersi l’altro.
I personaggi di questi racconti li amiamo da subito: le loro paure, le loro incertezze, le loro
difficoltà sono, in fondo, anche le nostre; li sentiamo vicini, entrano nella nostra vita, ance se, non
di tutti, riusciamo a condividere le scelte. Essi perseguono l’Amore in tutte le sue declinazioni e
questo li porta a mettersi in discussione, a dubitare di essere stati sempre quello che credevano di
essere.
Maria Grazia Massari
Livia –
Mi ha incuriosito il titolo, “Declinazioni della voce amore “ e ho trovato questi racconti veramente molto belli, a tratti duri, per la tematica trattata ,ovviamente, ma molto emozionanti e per niente banali.
Lo consiglio vivamente
Lina –
Leggendo questi racconti, che mi hanno molto coinvolta, mi sembra che l’autrice, oltre che declinazioni della voce Amore, abbia inteso declinare anche la voce Solitudine, in fondo ci sentiamo tutti soli, in qualche momento della nostra vita o sempre!!!!
Corinna –
In questi racconti l’autrice mostra quello che può essere l’Amore in versioni personali di questo sentimento, indagandone le radici e i conseguenti sviluppi. Un filo comune li lega, una trama fatta di angoscia e speranza, di desiderio e passione, di tristezza e amicizia negata, di sentimenti familiari:da leggere.
Luigi Massari –
Alessandra ci dà prova, con questi racconti, di un grande talento narrativo, accompagnato da una scrittura incalzante e incisiva che si addentra in storie dolorose e problematiche, conflittualità mai risolte e verità taciute, soluzioni a volte estreme, altre inevitabili!
Gianna Rosi –
Declinazioni di Amore che è il legame familiare che respiriamo nell’infanzia che poi riproduciamo nelle relazioni da adulti, che lo coniughiamo nei gradi di indipendenza ed equilibrio. Bellissimi racconti, scritti, si nota da subito, con grande capacità e coinvolgimento, in alcuni di essi, forse, personale
Alessandra Cortese –
Ringrazio tutti voi che avete voluto lasciare una recensione e vi ringrazio anche per la valutazione positiva del libro e per le osservazioni corrette, precise e puntuali che avete formulato. Un saluto, Alessandra
Maura –
Sono racconti intensi, sorprendenti, scioccanti, a volte disturbanti.Sembra che il cuore sia impermeabile all’affetto e all’emozione……ma forse è proprio il contrario!
Guido –
Racconti che sono un viaggio nell’animo umano permeato di dolore e disperazione; ti trasmettono le sensazioni che provano i personaggi e non mancano colpi di scena.