Quattordici racconti, in parte autobiografici, che si riferiscono ad epoche, circostanze, luoghi e situazioni vissute in un arco di tempo che va dalla prima infanzia alla maturità dell’Autore. Il libro, scritto con tono ironico ma a tratti anche drammatico, fornisce un pretesto per ripercorrere la lunga iperbole di astruse e contraddittorie situazioni vissute da una generazione dalla fine degli anni Sessanta ad oggi: la generazione denominata appunto “Viribus”. Al centro dell’intera narrazione la “Famiglia Retrograda”, composta dal tipico nucleo familiare di allora ovvero il padre “capofamiglia”, la madre casalinga, la nonna a carico e il fratello, e così scherzosamente denominata perché portatrice all’epoca di quei valori ormai in via di progressiva “contaminazione” e messi in discussione dal processo di profonda trasformazione sociale. Uno spaccato di vita che ci racconta il comune spirito e i tipici caratteri di una generazione che ha segnato la storia…
Stefano Roselli è nato a Genova nel 1956. Figlio di un ufficiale di marina ha vissuto la sua adolescenza prevalentemente a Napoli e poi si è trasferito a Roma. Tentò di seguire le orme paterne frequentando i primi due anni di corso allievi ufficiali all’Accademia di Livorno, ma fu costretto ad interrompere il percorso a causa di problemi di salute. Uscito dall’esperienza accademica, alla fine degli anni Settanta intraprese con successo una lunga carriera nel mondo dell’informatica, lavorando diversi decenni per importanti multinazionali del settore. Oggi è in pensione ed ha una figlia.