Gian Paolo Margonari ci porta in viaggio facendoci esplorare un lungo cammino, inglobato nella Via Micaelica, che dal Piemonte taglia l’Italia in tutta la sua estensione e arriva in Puglia. L’autore approfondisce dapprima questo straordinario percorso storico, che parte dal nord Europa per arrivare in Terra Santa attraverso la misteriosa Linea Sacra, un tracciato che collega ben sette monasteri lontanissimi gli uni dagli altri (disposti tra l’Irlanda e Israele) tutti dedicati a San Michele Arcangelo e rappresenta il leggendario colpo di spada che il santo, essere maestoso con il potere di pesare le anime prima del Giudizio, inflisse al diavolo. L’intera opera è corredata da immagini suggestive che scandiscono anche l’autobiografia di viaggio, l’esperienza del viandante lungo un itinerario italiano contraddistinto da “un’anima”, dalla bellezza del territorio, da ricchezze culturali, archeologiche o folkloristiche che va intrapreso con orgoglio rievocando fisicità, senso di libertà, superamento dei limiti, spiritualità e ricerca di conoscenze.
Chi ci guida in questo percorso è il viandante. Lui è un filosofo del viaggiare, non è solo un camminatore che si muove per spostare il proprio corpo da A a B, il viandante è l’Uomo che si sposta per conoscere il mondo, per dialogare con chi incontra, per dialogare con un Territorio che orgogliosamente definisce “stupefacente Italia”.
Gian Paolo Margonari dei Castelani di Prusa, è nato nel 1944 a San Lorenzo in Banale (Trentino), ameno villaggio adagiato sulle pendici sud-orientali delle Dolomiti di Brenta. Già insegnante, poi nel ramo Credito, ora in pensione, risiede e lavora a Trento. Frequenta da tempo immemorabile l’ambiente montano di cui apprezza in egual misura gli aspetti antropico/culturali e quelli naturalistico/botanici. È iscritto alla Società Alpinisti Triden- tini (S.A.T.) da oltre cinquant’anni, è accompagnatore titolato di escursionismo del Club Alpino Italiano (CAI), spesso viene coinvolto quale docente nei corsi di formazione di tali figure di volontariato professionale. Dal maggio 2006 al maggio 2009 è Consigliere Centrale del CAI su nomina della S.A.T.
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