Molteplice e polifonica. È questa la cifra peculiare della poesia di Gaetano Caforio, una poesia che chiaramente nasce dall’anima dell’autore per raggiungere quella del lettore e far vibrare in essa quelle stesse corde che sommessamente risuonano, come in un armonioso arpeggio, nelle pagine che racchiudono queste liriche. Verso l’infinito è una poesia dell’anima, dove spiccano i momenti, gli incontri, gli affetti familiari: è un commovente tributo d’affetto che riannoda in maniera ferma e decisa, i fili del proprio mondo familiare filtrato anche attraverso una sofferta memoria e fatto di presenze vivificanti pure nella loro lontananza e di assenze laceranti, di quelle, cioè, che determinano, nel tessuto degli affetti, delle smagliature che solo la fedele memoria può ricucire.
Gaetano Caforio, autodidatta, nato a Sava (TA) il 30.11.1953. Giovanissimo arrivo a Torino, comincio a lavorare, nutro interesse in modo curioso per la pittura e la poesia. Dopo anni, ritorno al paese natio dove tuttora risiedo. Inizio a dipingere, passione che diventa sempre più intensa, come anche la poesia. Nel 2000 partecipo alla 1° edizione collettiva artisti a Torino, dove vengo gratificato per le opere esposte. Ricevo l’invito a partecipare a Montecarlo ad una collettiva presso lo Sporting D’Hiver, non perdo occasione e le opere vengono apprezzate dalla critica, stile: informale e geometrico. Nel 2001 mi viene conferito a Montecarlo il diploma Oscar dell’ Arte dalla New Art Promotion per l’opera “Minotauro e terzo occhio”, sempre dalla New Art Promotion mi viene assegnato il Premio Internazionale “La Sirena del Mare” a Cervia.
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