Quando la giovane Marina De Lollis viene ritrovata morta nella sua villa, il commissario Moretti non sa che pesci pigliare: due calici aspettano accanto alla piscina, in casa non c’è segno di effrazione, l’arma usata per il delitto è praticamente introvabile in qualsiasi armeria. Sembrerebbe un delitto passionale, sì, ma c’è qualcosa che non quadra. Insieme ai suoi fidati colleghi, l’ispettrice Grossi e l’ispettore Maraldi, inizia a ricostruire il passato e il presente della vittima: la De Lollis è nata e cresciuta in una zona poverissima, con una sorella e un fratello, ed era la compagna di un importante industriale, uno degli uomini più ricchi d’Italia, ma era una donna gentile e amabile, circondata da persone che l’amavano. Chi, allora, potrebbe trarre vantaggio dalla sua morte? E che tipo di vantaggio, soprattutto?
Un intricato e affascinante giallo che si spinge a indagare anche sui rapporti familiari, il tutto condito con un pizzico di ironia.
Massimo Morcellini vive a Roma con la moglie, due figli ormai grandi, e la dolce cagnetta Mia. Da sempre è amante della natura e della vita all’aria aperta (il mare è il suo grande amore). L’ambiente e la sua conservazione sono al momento al centro dei suoi interessi. Lettore instancabile, con una predilezione per i grandi autori sudamericani (Jorge Amado il suo preferito) e per i grandi autori di thriller, dai classici come Scerbanenco, Rex Stout, Agata Christie, Westlake ai moderni come Camilleri e Lucarelli. Dopo una vita lavorativa spesa in tutt’altro ambito, durante il primo lockdown del 2020 decide di dare vita ad un suo sogno e si mette in gioco scrivendo le storie del commissario Moretti e della sua squadra investigativa. Dopo il primo romanzo “Un cadavere in parrocchia”, questo romanzo è il secondo della serie.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.