Mariano Scartabellari è un trentenne in crisi d’identità cronica. La sua vita apatica e priva di nucleo si altalena tra la metropoli, dove gestisce controvoglia una Casa Vacanze, e la casa d’infanzia in campagna, dove ritrova le sue radici, ma al tempo stesso si sente soffocare. La sua deriva esistenziale lo porta a un vero e proprio girotondo di frequentazioni ai limiti del grottesco, in cui il senso d’alienazione e perfetta solitudine è tangibile. Vero e proprio uomo sperduto tra i suoi simili, Mariano approderà finalmente ad una conquista interiore: troverà se stesso. Ma in senso fin troppo letterale…Indifferenza e pregiudizio, follia e ironia fanno di questa narrazione dissociata un affresco impietoso e insieme poetico (oltre che maledettamente comico) dei nostri tempi: la mostruosità latente della società in cui viviamo.
Francesco Testi nasce a Firenze nel 1981, ma cresce ad Arezzo. Dal 1996 viene premiato da numerosi concorsi letterari nazionali. Dal 2000 lavora come attore in tournée che toccano i teatri di tutt’Italia, ma nel tempo è anche drammaturgo, sceneggiatore e regista. Nel 2003 è Attore Rivelazione al festival L’officina dell’attore; nel 2005 riceve il Premio Nazionale Plauto come miglior attore. Tra uno spettacolo e l’altro si laurea in Psicologia (2006). Autobiografia in versi (Premio Tagete per la Poesia) è il suo primo libro (2011). Nel 2012, insieme ad Annalisa Bianchi, fonda a Roma il Teatro Da Camera. In seguito pubblica Sento delle persone in giardino (2014), il saggio FRANCESCO interpreta TESTI (2017) e Ma il cuore restava indietro (2018). Il suo sito è www.ilcielosulteatro.it
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