Per chi sa guardare oltre la realtà che lo avvolge e conserva negli occhi lo stupore del bambino che un tempo è stato, una passeggiata sulla spiaggia può diventare un’occasione unica di riflessione e poesia. Oggetti inanimati, corrosi dal sale o scoloriti dal sole, possono trasformarsi in creature vive e raccontare ciascuno la sua storia. Sono rifiuti senza senso che trovano una ragione di vita nel fecondo immaginario dell’autrice, nella sua dionisiaca capacità di trasformare in oro non ciò che tocca, ma ciò che vede.
Rama G. Patrizia Coppa abita in provincia di Milano. Insegnante di scuola primaria e psicomotricista, effettua progetti in ambito socio-educativo e nella formazione agli adulti.
Ha collaborato alla stesura del testo Psicomotricità – educazione e prevenzione, ed. Erickson 2006 e scrive sulla rivista “La Psicomotricità” di ANUPI educazione.
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