Un uomo si muove in una città fibrillante che non rispecchia le esigenze del suo animo, tra corpi automatizzati da consuetudini sociali da cui lui vorrebbe estraniarsi. Lo ossessiona e lo spaventa apparire in maniera diversa da come è; rielaborare parole, concezioni e situazioni altrui; rientrare in ruoli standardizzati e predeterminati. Desidera essere ciò che la sua memoria vorrebbe ricordare. Ma si sta spegnendo e la sua mente non fa che spronarlo, spesso contrastandolo: lui non vuole agire come tutti, non vuole più giudicare o accettare ingiustizie, non vuole continuare a mettere sotto esame ogni dettaglio arrovellandosi il cervello, a inventare comode scuse per non affrontare se stesso e la sua vita. A tratti gli capita di trovarsi in luoghi più o meno conosciuti senza avere memoria del percorso intrapreso per raggiungerli, rifuggendo da pensieri spossanti e sogni tumultuosi. I sensi di colpa si muovono con lui e avverte sempre l’esigenza di chiedere scusa. Continua a girare in tondo come inghiottito da un’enorme spirale, senza trovare il coraggio di vivere e condividere.
Un giorno entra in un parco mai notato prima, simile a lui per l’indifferenza a cui sembra destinato, e fa un incontro toccante con un vecchietto che lo invita a prendersi una tregua dalle angosce: nessuno è il centro del mondo, siamo tutti scintilla di energia all’interno di una esplosione nucleare.
Dopo l’ennesima notte tormentata, l’uomo prende la decisione di lasciare quella comoda prigione che è il suo ufficio e confidare nella fuga e nel cambiamento, raggiungendo per qualche giorno una località sul mare. Il suo inconscio lo guida mentre percorre alcuni passi tra nostalgici ricordi del passato e altri passi in una direzione ancora sconosciuta, verso nuove situazioni e nuovi incontri.
L’autore nasce nel giugno 1958 a Roma ove vive tutt’ora e dove si è laureato negli anni ‘80 in giurisprudenza.
Dai quindici ai trentotto anni ha militato come giocatore nella Rugby Roma Olimpic Club per la quale, oltre a esordire giovanissimo ad appena 18 anni in serie A, con alcune presenze anche nelle nazionali minori, ha svolto anche incarichi dirigenziali.
Non pago del mondo ovale, che lo ha formato sin da adolescente, ancora oggi riveste, presso la Federazione Italiana Rugby, il ruolo di Giudice Federale.
Svolge la professione di avvocato nell’omonimo studio legale che ha fondato e dirige ormai da oltre trent’anni. È appassionato di arte contemporanea, che interpreta soprattutto attraverso l’amicizia personale con diversi artisti. Ha sempre ricercato nello scrivere, soprattutto poesie, una chiave terapeutica e liberatoria che, negli anni, lo ha accompagnato a questa prima esperienza letteraria.
È sposato da oltre 25 anni con Maria Giovanna che, a suo dire, lo supporta e sopporta, con cui è felice genitore di due fantastici figli adolescenti di cui si dichiara emotivamente martire.
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