«La mano di Gabriella Toritto, l’autrice di questa raccolta, la sentiamo particolarmente presente nel suo scritto: ha la morbidezza delle parole scelte con cura per arrivare come voce sussurrata, mai gridata; ha la leggerezza di un tocco consolatorio, anche quando frutto di sofferenza, intessuto di quei versi liberi e brevi, ma mai banali o vuoti.» (dalla Prefazione)
Nata a Chieti, è cresciuta in Abruzzo. Si è laureata a Roma e ha insegnato Lettere. Ha collaborato con Carabba Edizioni ed altre Case Editrici. Ha conseguito i Diplomi del Metodo P.A.S. del Professor Reuven Feuerstein. È stata formatrice della Fondazione Il Battello a Vapore – Milano – in corsi di Lettura ad alta voce.
Ha ideato e organizzato convegni, seminari e azioni, fra cui nel 2008 Legalità e Dignità. La legalità a garanzia e tutela dei diritti dell’uomo e del cittadino con la partecipazione della Senatrice, Prof.ssa Rita Levi Montalcini, e della Prof.ssa Maria Falcone.
Fabio –
In questa raccolta di poesie c’è tutto il mondo, passato e presente, dell’autrice, evocato con una semplicità che si lega in modo indissolubile ad una forza dirompente. Dagli affetti familiari, all’amore, alla curiosità e al timore per il futuro, vengono ‘fotografati in alta definizione’ tutti i grandi temi di ogni esistenza, senza remore, senza censure, scandagliando le più nascoste profondità umane.
Jacopo Iannacci –
Anni fa, un tizio con cui stavo parlando di letteratura mi disse che per scrivere poesie non è sufficiente andare a capo molto spesso. Credo che questa affermazione sia tanto sintetica quanto efficace, al punto che ho deciso di farla mia. In effetti, comporre una poesia, aldilà del ritmo e della musicalità, significa suggerire concetti al lettore/alla lettrice e suscitare emozioni in lui/lei affinché li prenda in considerazione e li faccia suoi, per mezzo di poche, pochissime parole – un compito ben più complesso che premere in modo compulsivo il tasto “Invio”.
Gabriella Toritto, con la sua raccolta “Resinose essenze”, ha colto in pieno il significato più profondo che sta alla base del “fare poesia”. Giusto per citare un paio di esempi tra i tanti, un componimento come “Rosso rubino” imprigiona in non più di una quindicina di parole alcuni dei concetti fondamentali dell’esistenza umana, come la voglia di fare, di dare il proprio contributo, animata dalla passione e dall’amore, e tratteggia, sempre nel saldo delle quindici parole, come tutto questo ardore stinga, con il passare del tempo e della vita. Un altro esempio di grande sintesi ed efficacia espressiva è la poesia intitolata “Adolescenza”.
Insomma, decisamente un’opera ben riuscita, frutto delle abilità dell’autrice nell’esprimere e nel comunicare in modo efficace l’articolazione e la profondità del suo percorso di vita.
Rosa Toritto –
Ritrovare in alcune poesie luoghi e persone della mia infanzia e adolescenza mi ha fatto provare una grande emozione