«Presso le Estremità di Marco Cacioli si presenta come un flusso di emozioni che scorrono attraverso la parola. Ogni poesia proposta in questa raccolta è il dipinto delle sensazioni che istintivamente proviamo quando, prima distrattamente e poi con attenzione, ci soffermiamo su ciò che ci circonda, cercandone le molteplici sfumature di significato, che vengono fuori a poco a poco attraverso le associazioni di pensiero. Mentre siamo presi dalla frenesia della vita quotidiana, un tramonto potrebbe catturare la nostra attenzione, stimolando riflessioni e rievocando emozioni che credevamo dimenticate. Queste emozioni sono le porte che rappresentano le estremità della nostra anima, oltre le quali c’è un mondo tutto da scoprire, dove sono i nostri veri sentimenti, il nostro vero Io a predominare. Sono stanze a tratti magiche, perché possono di volta in volta cambiare forma e colore a seconda delle circostanze e dello stato d’animo che ci avvolge quando ci fermiamo a riflettere sul senso delle cose più semplici, che improvvisamente si fanno complesse quando cerchiamo le parole più adatte per descriverle.
La stessa parola si può interpretare come estremità del linguaggio che ci aiuta a comprendere fino a dove possiamo arrivare ascoltando la nostra anima, le nostre reazioni nell’osservare tutto ciò che ci circonda. Ecco allora che la nostra anima si trasforma in un libro da sfogliare che, come una finestra sul mondo, ci permette di osservare, scrutare, analizzare un panorama di emozioni, che fungono da strada a chi le percorre per raggiungere una destinazione piuttosto che un’altra, spesso trovandosi a un incrocio dove si intersecano 9 punti di vista differenti».
(…)
(A cura di Josy Monaco)
Sono nato il 17/06/1977 a Ravenna in casa dei miei nonni materni dove sono restato per due mesi dopo di che mi sono trasferito con la mamma ad Arezzo, città natale del babbo. Il mio cuore durante la mia infanzia, giovinezza e tuttora è rimasto sempre legato alla città di Ravenna e alla casa dei nonni. Crescendo ero un bel bambino, simpatico e anche un bravo studente. Già alle elementari, scrivevo poesie che piacevano tantissimo alle mie maestre. All’età di otto anni ricevo un bel regalo:
la nascita di mio fratello Riccardo che crescendo e nonostante la differenza di età ho sempre considerato l’ago della bilancia della mia famiglia. Fin dall’età di cinque anni ho esercitato con successo diversi sport come il nuoto e il tennis. Da quando avevo nove anni i miei genitori mi iscrissero all’Agesci della mia parrocchia perché essendo nato il mio piccolo fratello potessi seguire e fare nuove amicizie autonomamente in completa sicurezza. Boy scout fervente e meritevole, durante l’adolescenza comincio a manifestare un carattere introverso e ad avere le prime delusioni amorose. Anche al liceo, mentre nei primi anni mi distinguo per la mia capacità di apprendimento, negli ultimi anni comincio a disinteressarmi alla scuola e ad entrare in una crisi adolescenza che nel primo anno di Università, sfocia in un problema psicologico. Comunque durante gli anni dell’università, iscritto alla facoltà di Filosofia, ritrovo un grande interesse per lo studio ed il sapere che allargo anche al di fuori del corso di laurea con letture per me molto soddisfacenti. Durante quegli anni smetto di scrivere più interessato a sviluppare ed ampliare le mie conoscenze filosofiche. Dopo la laurea entusiasmato dalla lettura dei classici, riprendo a scrivere poesie sorretto e sospinto dalla mia famiglia. Questo mi procurerà molta gioia e soddisfazione ma solo ora ho deciso di pubblicare le poesie che continuo a scrivere con molto piacere ed ispirazione personale.
Lavoro Part Time presso una cooperativa. Spesso mi trovo durante il lavoro o altre attività ad avere ispirazioni e appena posso mi dedico a svilupparle e trasformarle in poesie. Solo ora ad un’età adulta ho deciso di condividere le mie poesie con chi le vorrà leggere, apprezzare e trarne piacere, soddisfazione e perché no, AIUTO.
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