“Rimase chiusa nella sua casa per tre giorni da sola, unici compagni: tre bottiglie di gin e il bagno dove il grande specchio rifletteva la sua immagine, mentre cento maschere le danzavano innanzi. Non aveva conosciuto il dolore fisico e quello eterno dell’animo, mai la sua pancia aveva tuonato per fame o la sua gola patito la sete, pur essendo circondata da fresche acque o da frutta, che si allontanavano quando tentava di avvicinarle, per avere rivelato segreti degli Dei con cui aveva banchettato. Quello specchio rifletteva la follia che da sempre l’aveva contraddistinta nell’affrontare la vita, che l’aveva sempre salvata in cento occasioni e che aveva fatto di lei una donna senz’anima, spudorata, perversa, senza istinto materno, mai aveva baciato un bambino o sentito un vagito, mai ne aveva sfiorato le piccole mani.”
Alda è bella, è bella come una dea, e come una dea è capricciosa, volubile, spudorata. Talmente succube dei propri desideri da rimanere del tutto indifferente al dolore che questi possono causare negli altri. Originaria di una piccola isola del Mediterraneo e unica figlia femmina in una famiglia che non le riconosce alcun merito, rivede in se stessa e nelle persone che le gravitano intorno i personaggi del mito, forse per elevarsi, per darsi una dignità e un’importanza che altri non le hanno concesso, senza sapere che gli dei non gradiscono la tracotanza e, prima o poi, decideranno di punirla.
Cetty Greco De Luca, laureata in lettere, nata a Palermo, vive e opera nell’isola di Favignana dove risiede stabilmente e dove ha trovato il suo personale centro di gravità.
Sin dall’adolescenza, ha coltivato l’arte del dipingere, attingendo ai suoi appunti di viaggi fatti per conoscere e approfondire usi e costumi dei popoli, diventando interprete di uno stile di pittura su tela o su legno, realizzando con colla, acrilico e sabbia motivi etnici in rilievo e conseguendo ambiti riconoscimenti e critiche favorevoli in Italia e all’estero.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.