Diversi gli stili, molti i temi, infinite le sfumature della parola e della punteggiatura, sorella e amica di pause silenziose e versi apparentemente interrotti, ma quello che ci ha profondamente colpito è quella che potremmo definire pudicizia di sentimenti, quel modo, ormai raro e sconosciuto, di trattare gli affetti e le emozioni che animano il nostro cuore con rispetto, restituendo loro un candore primordiale, reso potentissimo dalla forza della loro espressione “limitata”. È un sentimento che attraversa tutta la raccolta ma sentiamo che si accende in ossimorica realizzazione – proprio quando la voce dell’autrice si fa più guardinga – passateci l’espressione – nel volerci mettere a parte di quel mondo personalissimo di un ricordo, per esempio, soprattutto quando coinvolge altre persone.
Norma Malacrida nasce a Bisaccia (AV) il 14 dicembre 1937, ma risiede a Termoli (CB) da sempre. Insegnante di Scuola Elementare in pensione dal 2002, dopo quarantasei anni di servizio, ha dedicato tutta se stessa alla famiglia e al lavoro in una totale donazione, in uno scambio di ruoli ben articolati ed integrati che si sono completati ed arricchiti vicendevolmente. Ha concluso il suo servizio di insegnante ricevendo un Diploma di Benemerenza da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con Medaglia d’oro, a firma del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del Ministro Letizia Moratti. Ama il silenzio e la natura, la lettura e l’arte del bello scrivere come occasioni preziose per conoscere e conoscersi, crescere ed evadere dal quotidiano. Ha partecipato con le sue liriche a molti concorsi nazionali e internazionali ricevendo numerosi riconoscimenti e premi prestigiosi.
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