«“Onirico”. È questo l’aggettivo che meglio si presta a descrivere “Miniature”, raccolta poetica del viareggino classe 1964 Roy Pagano, nome d’arte di Arturo Pardini. Come già il titolo dell’opera suggerisce, i componimenti in essa presenti sono dei piccoli sguardi sul mondo, intesi non tanto come frutto di una elaborazione razionale quanto piuttosto provenienti da una sconosciuta voce interna, onirica per l’appunto.
(…)
In conclusione, per citare le parole dell’autore stesso, si potrebbe affermare che l’elemento che accomuna maggiormente le tre sezioni di “Miniature” è la ricerca di una lingua “nuova”, una specie di “alchimia verbale” che cerca di fondere insieme espressioni e suoni provenienti da idiomi differenti per dar vita ad una sorta di Esperanto moderno.»
(dalla prefazione di Gabriele Mistretta)
Roy Pagano, all’anagrafe Arturo Pardini, nasce a Viareggio il 31 luglio 1964.
Comincia a scrivere poesie già nella prima adolescenza, e alcune di esse vengono anche pubblicate su alcune riviste e giornali locali.
Il suo stile poetico evolve gradualmente verso una forma compositiva breve, quasi epigrammatica, vagamente riecheggiante l’haiku giapponese.
All’alba degli anni ’90 fa stampare a Pisa, in tiratura limitata, due raccolte: ONIRICHE e ROMANTIQUE, quest’ultimo sorta di poema in prosa semi-autobiografico.
Subito dopo abbandona definitivamente l’Italia, dedicandosi ad una vita essenzialmente nomade viaggiando pressoché ininterrottamente per molti anni, preda di un “wanderlust” che lo porterà a visitare quasi tutti gli angoli del globo.
Ritorna alla poesia dopo un lunghissimo silenzio con Miniature, un volume che sintetizza le molte e varie esperienze accumulate nel suo vasto periodo di vagabondaggi lungo il mondo attraverso un linguaggio policromo e ricco di sfumature linguistiche variegate.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.