Francesco D’Ambrosio ambienta questo straordinario suo primo romanzo in Teodonia, uno stato immaginario che drammaticamente riassume tutti gli orrori dell’ultimo conflitto mondiale. In questo Paese sottomesso ad un regime dittatoriale subdolo e violento, un giovane deve affrontare prove difficilissime, scoprendo anche un doloroso segreto legato alle sue origini. Ma c’è di più, una chiave di lettura sull’agire umano, sul principio stesso dell’essere uomo: «Nella cornice della Seconda Guerra Mondiale, si dipana l’esperienza del suo amore sublime, che si completa, nelle ultime pagine, di una carnalità che non può non essere vissuta, rendendo apostata anche il più virtuoso tra gli uomini, un peccatore ingannato dall’Amore che vince su tutto, amor omnia vincit, rivelando il volto della fragilità umana. Il romanzo è dedicato a quanti hanno avuto un amore segreto, intimo, nascosto e mai dimenticato, un amore senza una sua vita, un germoglio mai fiorito ma nutrito della sua immensità che lo rende vivo in eterno.» (Marianna D’Ambrosio).
Francesco D’Ambrosio, nato a Salerno nel 1950, architetto, vive a Formia, la ridente cittadina sul Tirreno, in provincia di Latina. Da qualche anno, ha giubilato l’impresa di costruzioni di cui era titolare, la cui attività veniva svolta contestualmente alla libera professione, alla quale ancora oggi attende. Questa è la sua prima pubblicazione.