Quando accetta di ristrutturare il Roggio, un’antica costruzione settecentesca sulla quale avrebbe dovuto innestare elementi squisitamente moderni, Mina ancora non sa che la donna che l’ha contattata assieme al marito è Rosalba Coppola, giovane e talentuosa fotografa nonché figlia di Tano Coppola, imprenditore calabrese noto per i suoi forti legami con la ′ndrangheta. I pochi mesi necessari per portare a termine il lavoro le sono sufficienti per conoscere meglio la coppia e per intuire che il rapporto che lega Rosalba a suo marito Stefano, sposato da poco e da cui aspetta già una bambina, non è dei più idilliaci. L’incredibile scena che le si presenta davanti in occasione di una sua visita al Roggio le dà conferma di questa sensazione e le suggerisce anche che le mura di quella residenza celino un mistero ancor più grande… Giallo avvincente e ricco di colpi di scena, L’uomo dai capelli rossi racconta un’altra indagine del Commissario Francesco Costa, stavolta guidato dalla moglie verso la brillante soluzione del caso.
Lilia Amadio è nata a Roma, città nella quale vive. Laureata in Giurisprudenza, fino al 1994 ha svolto attività dirigenziale presso un importante ente pubblico.
Dal 2005 ha pubblicato, oltre ad una raccolta di racconti su storie di animali, quindici romanzi fra i quali, con il Gruppo Albatros: Vite parallele (2005); L’Epilogo (2007), quinto posto nel Premio Internazionale “Penna d’Autore”; Guerra! Guerra! (2008), quarto finalista, come inedito, del Premio Letterario “Elsa Morante” del 2007 e premiato con targa nel Premio Letterario “Città di Cava de’ Tirreni” nel 2008; Giustina (2010), pubblicato anche in lingua inglese nel 2014; Il bivio (2011); il romanzo poliziesco Noi due soli (2014); Un’estate fa (2016); Con te amerei vivere, con te volentieri morirei (2017); Quello sguardo pieno di mistero (2018) e un nuovo poliziesco Hai un giorno in più (2019). Ha inoltre pubblicato nel 2010 Risorgimento. Illusioni e inganni (Maremmi – Firenze Libri), quarto posto nel “Premio nazionale di Arti letterarie Città di Torino, finalista nel premio Firenze e nel Premio Letterario Albero Andronico.
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