L’ultimo sarto di Persia è un romanzo che racconta le vicende di Yashar Bahari, un sarto di Teheran che, durante
gli anni ’60 e ’70, da piccolo artigiano di bottega diventa uno dei più illustri sarti di tutto il paese. Purtroppo la vita di Yashar si scontra con gli sconvolgimenti politici e culturali della Rivoluzione Islamica del 1979, durante la quale perde la moglie e che lo costringe, suo malgrado, a lasciare l’Iran per rifugiarsi a Los Angeles. Nonostante le possibilità offerte dagli Stati Uniti, Yashar non tornerà più ad essere il sarto che era un tempo, ma si limiterà a condurre la umile vita di bottega, insieme alla figlia Rabia, ormai diventata una donna. Lo scontro generazionale e il rapporto genitore-figlio fungono da filo conduttore tra il mondo occidentale e quello del Medio-Oriente, nella loro perenne lotta culturale.
Fabio Silvestri è nato a Rimini nel 1982. Fin dall’infanzia sviluppa una grande passione per la musica di ogni genere, che tuttora coltiva con interesse, ma è durante l’adolescenza che scopre l’amore per le lettere e, in quegli stessi anni, si diverte a scrivere piccole caricature sulle sue rock-star preferite. Nonostante la formazione tecnica, la letteratura e la ricerca storica non vengono però soffocate e grazie al proprio lavoro, che lo porta a viaggiare spesso per il mondo, nel 2012 decide di iniziare a scrivere. Nel 2014 viene pubblicato il suo primo romanzo, La primavera di Kreschatyk, una travolgente storia d’amore nell’Europa degli anni ’80, e nel 2017 Sulle rive dello Zambesi, un viaggio epocale, attraverso l’Africa e l’Italia. Tra i suoi autori preferiti troviamo Ken Follett e Alessandro Baricco.