Il 2020 è stato un anno che difficilmente si riuscirà a dimenticare. L’avvento inaspettato della pandemia globale di Covid-19, il lockdown forzato, le tragiche notizie trasmesse dai telegiornali hanno stravolto l’esistenza di ognuno, costringendoci a ridefinire i paradigmi di riferimento della società in cui viviamo. Ci siamo ripetuti che sarebbe andato tutto bene, che tutto sarebbe ritornato come prima, ma più passavano i mesi, più ci rendevamo conto che il futuro sarebbe cambiato inesorabilmente. A volte ha prevalso la speranza, a volte la disperazione, e di sicuro il virus ha creato una nuova scala di valori, oltre a differenti modi di sentire.
Filippo Piccione in questo suo diario fornisce la sua personale interpretazione degli avvenimenti che hanno sconvolto l’Italia nel corso della pandemia: come un fotografo che scatta delle istantanee mosso dall’esigenza di mettere a fuoco ciò che vede e sente, egli compie una riflessione a tutto tondo su politica, filosofia, religione, ponendo un particolare accento sugli avvenimenti di cronaca e sul disagio provato da bambini e adolescenti, che più di tutti hanno perso una parte importante della loro crescita individuale. La vaccinazione di massa ha gettato uno spiraglio ottimistico sul prossimo futuro, ma sconfiggere definitivamente il subdolo virus dipenderà dalla responsabilità e dal coraggio che ognuno di noi saprà dimostrare.
Filippo Piccione è nato a Marsala. A vent’anni viene chiamato al servizio di leva militare obbligatorio a Roma, dove riprende gli studi interrotti dopo la licenza elementare. Qui lavora, prende il diploma di maturità, frequenta l’università come studente – lavoratore e si laurea prima in Economia e Commercio e poi in Giurisprudenza. Dopo la leva del periodo militare viene assunto alle Poste come fattorino telegrafico e a seguito di concorsi nella Pubblica Amministrazione diventa dirigente del Ministero della Giustizia. Per il Gruppo Albatros Il Filo ha già pubblicato Il bracciante di Berbaro di Marsala, La Strada Statale 115 KM 36, Il circolo di lettura di Rebibbia, Il contadino va a teatro e Manuel, il clochard che voleva emulare David; per Biblioteka edizioni: Carlo, Maria e il mare di Sicilia, Il pozzo assassino di Villa Petrosa e Anche questo sarà un romanzo – L’incredibile storia di Aldemio e Gilda, due ragazzi affetti dalla sindrome dell’autismo.
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