Un viaggio affascinante nell’esotismo della musica e del melodramma francese dell’Ottocento, che grazie ad una inedita seduzione sonora ci conduce a scoprire territori affascinanti ed inesplorati.
“Dopo l’aria di Olympia da Les contes d’Hoffmann e vari brani cameristici, la mia insegnante mi ha proposto l’Air des clochettes, che ho inizialmente affrontato più come mero esercizio tecnico che come possibile brano da cantare davanti ad un pubblico, in ragione di una difficoltà che non mi sembrava alla mia portata: avevo in mente l’esecuzione della Dessay, come potevo profanare tanta bellezza e perfezione? Ascoltando però il resto dell’opera, che è inspiegabilmente poco rappresentata, mi sono innamorata del personaggio di Lakmé e della sobria eleganza della musica di Delibes, il cui esotismo mai sguaiato sembra portarci per mano a contemplare la bellezza di quei luoghi lontani, ma in punta di piedi, senza fare rumore, per non disturbare le meravigliose creature che li abitano, così che possiamo ammirarle nella loro spontaneità come in una bolla incantata […] Emerge tutta la modernità di quest’opera e la sua critica intrinseca allo stile di vita occidentale. Una denuncia, quindi, nei confronti non solo dell’imperialismo, ma anche dei comportamenti degli europei verso la terra e, per usare un termine moderno, l’ecosistema.”
Gioia Granata nasce ad Atri nel 1992 ed intraprende sin da piccola lo studio del pianoforte e del canto nella scuola di musica della madre, fino all’ammissione in Conservatorio. Dopo la maturità, si iscrive alla facoltà di Lettere Classiche dell’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti e parallelamente continua a frequentare il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, diplomandosi in pianoforte sotto la guida della prof.ssa Filomena Montopoli. Seguita dalla Prof. ssa Sandra Buongrazio, il 19 luglio 2019 consegue il Diploma Accademico di Secondo Livello presso lo stesso Conservatorio, con la tesi “L’invenzione dell’Oriente. La Lakmè e il gusto per l’esotico nell’opera francese dell’Ottocento”. Continua a perfezionarsi con i soprani Maria Argento e Desirée Rancatore, partecipando anche alle Master Classes tenute da quest’ultima in collaborazione con gli Amici della Musica di Foligno nel settembre 2019 e 2020. Docente di pianoforte nella scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale “B. Croce di Quadri”, è membro dell’Associazione musicale Ars Musica e dal 2018 ha un ruolo attivo nell’organizzazione del concorso musicale “Ortona Città d’Arte” promosso dal Lions Club di Ortona. Nonostante la sua vita professionale abbia virato verso le discipline musicali, continua a coltivare la passione per la scrittura e nell’ottobre 2020, con l’opera Racconti di quotidiana irrealtà, si aggiudica il terzo premio nella sezione “raccolta di racconti” del Premio Letterario “Metamorfosi” di Sulmona.
In copertina: Tommaso Colonnello, Dettagli di un paravento con lacche policrome a rilievo e oro. Roma, collezione privata.
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