La violenza di genere al giorno d’oggi gode di un’ampia attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media. Nonostante ciò non diminuiscono gli episodi di aggressione fisica da parte di uomini nei confronti delle donne, che siano consumati nell’ambiente domestico o in altri luoghi. Le denunce fortunatamente sono in crescita, grazie alla caduta del muro d’omertà che fino a qualche decennio fa stigmatizzava una qualsiasi reazione delle donna davanti alle imposizioni del proprio uomo, marito o compagno che fosse. Il libro di Andrea Testa è prezioso perché affronta uno degli aspetti più problematici e al contempo pericolosi che ruotano attorno a questa tematica: la violenza di genere psicologica. Per riuscire a intervenire prima che venga messa in atto la violenza fisica, prima che si consumi una tragedia, un femminicidio, è necessario cogliere quei segnali talvolta più sottili ‒ le offese, i ricatti psicologici, il silenzio o l’indifferenza ‒ che sono all’ordine del giorno in una relazione conflittuale permanente tra uomo e donna.
L’attività encomiabile svolta dai numerosi centri antiviolenza presenti in Italia, che andrebbero sostenuti con maggiore impegno sociale e politico, è una risposta seria da parte di professionisti in grado di riconoscere tramite i racconti della parte femminile ciò che sta realmente accadendo in una sfera più intima, quella decisiva per le sorti dell’identità e della salute psico-fisica della donna.
Andrea Testa è nato a Bra nel 1988. Dopo essersi iscritto alla Facoltà di Ingegneria biomedica al Politecnico di Torino, a circa 25 anni ha capito che la sua vera vocazione professionale era legata alla psicologia e alle relazioni umane. Così ha deciso, dopo aver acquisito la laurea triennale in Ingegneria, di ricominciare da capo e di iscriversi all’Università di Torino per iniziare il corso di Educazione Professionale. La sua prima occupazione in questo campo è stata in una comunità alloggio di Rivoli per persone disabili nel 2017. Contemporaneamente ha svolto un tirocinio in un centro diurno per pazienti psichiatrici di Collegno e successivamente ha completato la formazione universitaria al SerD di via Spalato a Torino. Si è poi laureato a novembre 2018. In quest’ultimo periodo ha lavorato nel settore della psichiatria a Pinerolo (gruppo appartamento) e in quello dei minori (comunità terapeutica) a Racconigi.