I grandi interrogativi di carattere etico e religioso sono stati per secoli al centro del dibattito filosofico e non solo. Oltre al primo saggio Ubi Christianus? (1917; Albatros 2018) Luigi Trafelli, voce originalissima e per certi aspetti unica dei primi decenni del ’900, raccolse nel suo volume La mia Testimonianza (Mein Kampf!) anche altri suoi dieci scritti stampati tra il 1924 e il 1938, mentre l’Italia scivolava progressivamente verso la barbarie del fascismo. Quattro di questi scritti, selezionati e qui riproposti dalle curatrici Carla e Franca Podo, riportano le riflessioni dell’autore sul significato rivoluzionario della Metànoia evangelica, così spesso tradita dalle Chiese ufficiali “cosiddette cristiane”, nella loro simbiosi con i poteri statali e con le potenze del mondo. Questo
“tradimento” è simboleggiato nel titolo del primo saggio dal nome del campo (Haceldam) comperato dal Sinedrio con i trenta denari gettati in terra da Giuda dopo la condanna del Cristo (Matteo 27:8). Il pensiero di Trafelli – che nell’ultimo breve scritto si interroga sul suo essere considerato “ateo” ‒ offre ancora oggi al lettore più esigente suggestivi messaggi, basati su una visione profondamente umanista e pacifista, in antitesi con ogni nazionalismo e totalitarismo. Una
testimonianza preziosa da parte di uno scienziato che non ha rinunciato a esplorare campi dello spirito solo apparentemente lontani dalla sua vocazione per la fisica e la matematica.
Luigi Trafelli (1881-1942), matematico, fisico, filosofo e pacifista della grande guerra, fu autore di pubblicazioni scientifiche in elettromagnetismo, astrofisica, radiazioni e struttura atomica, contribuendo al progresso della fisica moderna con nuove ipotesi sulla struttura e sulla dissociazione dell’atomo. I suoi studi scientifici furono raccolti dall’autore nel volume Meditazioni di un solitario sopra diversi argomenti di scienza pura o applicata (Roma, 1938). Fu coraggioso e instancabile sostenitore dell’inconciliabilità tra guerra e Cristianesimo, precorrendo – in tempi di
prepotente opposizione al pensiero pacifista – gli odierni orientamenti della Chiesa post-conciliare e le idee ispiratrici dell’art. 11 della Costituzione italiana. Principali scritti storico-filosofici di Trafelli: XX Secolo dopo Cristo. Ubi Christianus? (Roma 1917, ripubblicato in Albatros Il Filo 2018); Dottrina di Cristo. Haceldam (Roma 1924); Spirito spirante ai quattro venti (Roma, Paris, Wien,
London 1926-1932); La mia testimonianza (Roma, 1938)
Le curatrici, Carla e Franca Podo, ultime pronipoti di Luigi Trafelli nella linea materna, hanno rinvenuto la sua raccolta di scritti intitolata La mia Testimonianza (Mein Kampf!) negli scaffali della biblioteca di famiglia a Nettuno. Carla (Roma, 1942-2017), profonda studiosa di diritto penale,
è stata una delle prime donne-magistrato in Italia (dal 1971), in Cassazione dal 2000 al 2006. Franca (n. a Roma nel 1944), laurea in fisica a Roma nel 1967, ha svolto dal 1969 al 2009 ricerche scientifiche in biofisica, biochimica fisica, imaging molecolare e oncologia sperimentale presso l’Istituto Superiore di Sanità, dove è stata dirigente di ricerca e leader di progetti multicentrici italiani ed europei.
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