Il racconto si dipana attraverso il coinvolgimento diretto dei personaggi. È un espediente letterario, ma non solo. Ogni personaggio racconta e si racconta e, nello stesso tempo, entra in relazione con se stesso, mettendosi in discussione. Noi umani a volte perdiamo la dimensione della nostra natura. Nella storia delle persone è possibile cogliere i segnali di certe aberrazioni? Quando le emozioni incontrano le riflessioni, queste si rafforzano. Escono dalla freddezza del ragionamento e s’incuneano nella monotonia del dato per scontato.
Sandro Cominardi è nato a Palazzolo sull’Oglio (BS) e vive a Bologna. Diplomato in psicometria, studioso di approcci psicoterapeutici e fondatore e operatore in comunità terapeutiche. Ha già pubblicato vari libri tra cui L’elefante nella gabbia del coniglio (Alberto Perdisa editore, 2005), Voltata di spalle (Il Filo, 2008), che ha ricevuto la segnalazione d’onore al XXVI Premio di Firenze e classificato terzo al concorso letterario internazionale “il Saggio”, Chiamami per nome (CLUEB Ed., 2011; scritto con una collega), Stanza N. 17 tre donne per caso (Edizioni Sensibili alle foglie, 2014).