Qual è la differenza tra un normale manager e un Top Manager? Questo è l’interrogativo da cui prende avvio la ricerca di Donato Di Liddo. Attraverso un’analisi accurata e a un’osservazione che, dall’Italia, si estende a livello internazionale, questo volume rappresenta un vademecum per comprendere gli aspetti fondamentali dell’attività di managing. Figura cardine dello studio di Di Liddo è quella di Sergio Marchionne, amministratore delegato di una delle aziende che hanno attraversato la storia dell’Italia: la FIAT. La sua esperienza nell’azienda della famiglia Agnelli viene sviscerata dagli albori, passando per il salvataggio dalla crisi e attraverso la fusione con l’americana Chrysler, con una particolare attenzione all’importanza dell’introduzione del sistema World Class Manufacturing. Solo prendendo in esame i principi e le scelte che hanno guidato Marchionne durante la sua carriera nella FIAT è possibile comprendere per quale motivo il CEO del Lingotto possa essere considerato uno dei più importanti Top Manager non solo nel panorama italiano, ma persino sullo scenario mondiale.
«In una grande azienda chi comanda è solo. La collective guilt, la responsabilità condivisa, non esiste.» Sergio Marchionne
Donato Di Liddo (Bisceglie, 20 luglio 1956) è laureato in Economia Aziendale e Management. Imprenditore nel settore dello sport dopo l’esperienza lavorativa sia nel pubblico (Direzione Costruzioni Aeronautiche Linate) che nel privato (Angst+Pfister Milano). Sposato e padre di due figli (Sergio e Alessandro) è attualmente impegnato nella costruzione e gestione di un centro sportivo con varie discipline. L’innata passione per il Settore Giovanile Scolastico lo pone come unico riferimento sul territorio meritandosi in pochi anni il Premio di Benemerenza, riconoscimento della FIGC e il premio “Cuore d’Oro” dell’Accademia delle culture e delle scienze internazionali UNESCO.
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