Il lavoro della giovane Camilla Iacomacci esula dalla semplice opera letteraria per addentrarsi in un mondo più personale, quello di un percorso che alcune persone scelgono per aiutarsi a trovare la propria via, la propria dimensione, per ritrovare una dimensione di serenità dopo molta sofferenza. Come la stessa dolce Camilla ci anticipa, la sua esperienza non è stata per nulla facile, anzi, è stata caratterizzata da eventi che l’hanno profondamente segnata e che solo ora, dopo un lungo percorso personale – e in questo aiutata dalla scrittura – è riuscita a comprendere ed accettare.
Camilla Iacomacci ha 25 anni e vive a Roma, all’Olgiata. Ha vissuto la sua infanzia presso il quartiere Trieste-Salario, dove ha frequentato elementari e medie e poi il liceo linguistico “Lucrezio Caro”. Anni di grande gioia, passione per il basket – sport che ha praticato per otto anni anche a livello agonistico – numerosi viaggi e amicizie ancora presenti, nonché la pratica della chitarra. Dopo il diploma, si è trasferita in Costa Azzurra, a Nizza, dove ha migliorato il suo francese al fine di ottenere un attestato che le permettesse l’accesso all’università, avvenuto l’anno successivo, nel settembre del 2014, presso l’Università di Medicina di Marsiglia, dove ha proseguito per un anno fino a che, per importanti motivi di salute, è rientrata forzatamente in Italia. Qui, con grande difficoltà, si è curata e ristabilizzata. Nel gennaio 2020 ha iniziato il servizio civile e tutt’oggi si occupa di assistere ed aiutare cognitivamente gli anziani fragili.
La grande forza di rielaborazione che mi ha dato la scrittura mi porta ad oggi a pubblicare un libro e a formarmi nel settore della terza età. Sto lavorando su un progetto personale d’assistenza innovativa alle persone anziane fragili, nato dall’esperienza del servizio civile.
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