Si può amare veramente soltanto una persona? Questo è il dubbio che perseguita Azzurra, giovane e brillante tirocinante presso uno studio di avvocati, tormentata dal legame con due uomini l’uno l’opposto dell’altro: Max, il suo primo gran-de amore e Damiano, il desiderio proibito, il fuoco…
La giovane protagonista, che è anche narratrice, coinvolge il lettore nella sua travagliata vicenda al pari d’un amico al quale confidare i suoi più intimi pensieri. Insieme ad Azzurra si scivola, quasi senza volerlo, in un turbine di forti emozioni e colpi di scena che la vedono lottare contro i suoi stessi demoni: seguire il cuore o la ragione? L’amore di tutta una vita una passione che sembra una favola moderna?
Claudia Alessi, classe 1990, è nata e cresciuta a Venezia. Dopo la maturità classica, consegue la laurea magistrale in giurisprudenza. Parallelamente alla carriera in ambito legale, si occupa di arte e fotografia. Viaggiatrice, amante degli animali, avida lettrice e appassionata scrittrice amatoriale sin da bambina, esordisce con il romanzo “I gigli non parlano”.
Nadia –
Me l’ha consigliato un’amica.
E’ un libro avvincente, mi ha preso fin dall’inizio. Terminato un capitolo non vedevo l’ora di leggere il seguente.
Molto coinvolgente il finale.
Paola –
Romantico, appassionante, ti cattura! Mi sono immedesimata molto nella protagonista e ho pure imparato qualcosa…
Chris –
Un bel romanzo rosa, scritto a mio avviso in modo elegante con termini ricercati, molto belle e suggestive le varie descrizioni dei luoghi, una storia romantica, scorrevole, intrigante e avvincente, con alcuni colpi di di scena, un libro che tiene compagnia piacevolmente fino in fondo.
Alberto M. –
Una piacevole lettura
La scrittura si sussegue leggiadra, passando da un pensiero al successivo, descrivendo nel dettaglio luoghi e sensazioni, coinvolgendo senza sforzo il lettore, che viene trasportato nella storia dal dipanarsi degli eventi, resi con abilità e maestria, dettagliando le varie sfumature dei sentimenti in gioco, che progressivamente mutano, cambiando gli equilibri, senza apparenti forzature, come una lenta onda di marea crescente.
È come essere nella testa della protagonista e vivere in prima persona gli eventi descritti e le sensazioni provate.
Metafore, allegorie, allusioni, citazioni colte, esperienze di vita.
Il libro è una giusta dose di citazioni letterarie e culturali, assieme a dettagliate descrizioni dei luoghi e dei personaggi, con il sapiente
utilizzo di termini a volte semplici ed a volte ricercati, che si alternano in un abile dosaggio.
La dettagliata introspezione dell’evoluzione sentimentale dei protagonisti produce lo stesso effetto di un makeup professionale, che nella sua apparente semplicità, dona naturalezza al soggetto. Allo stesso modo, questo libro, anche se sofisticato, risulta straordinariamente elegante e scorrevole, mentre conduce il lettore attraverso una miriade di situazioni ed esperienze, che si dipanano, nell’intento, riuscito, di svelare la psicologia dei personaggi in gioco.
A tratti poetico ed immaginifico, descrive la lotta tra due sentimenti antagonisti per due amori contrastanti ed una scelta sofferta.
Un racconto che l’autrice ha saputo sviluppare con perizia, descrivendo l’equilibrio precario tra due coinvolgenti storie d’amore, nel tentativo di fare la scelta giusta, nel perenne conflitto tra due sogni in competizione tra loro. Un equilibrio, dosato, con abilità nel racconto, in cui la protagonista si strugge e che porta con sé anche grandi stravolgimenti e colpi di scena.
Una piacevole lettura.
Alessio C –
“Non c’è cosa più bella che un libro possa fare di quando riesce a farti vivere la propria vicenda come se tu fossi fisicamente e mentalmente il protagonista – in questo caso, la protagonista – che ama, soffre, riflette e pensa, facendoti provare tutte assieme queste sensazioni.”
Parlo per me, da maschio che sono, ma con una certa vena romantica e poetica: questo libro, per uno come me, è assolutamente perfetto, tanto da essere riuscito a farmi sentire più ispirato che mai. Ho vissuto pienamente nella mente e, perché no, anche nel cuore della protagonista, che mi ha trasmesso i suoi dubbi, le sue paure e i momenti di fragilità: a tratti avrei voluto confortarla, rincuorarla e avrei voluto darle dei consigli col fine di evitarle di poter prendere alcune delle decisioni che ha preso in maniera, forse, troppo azzardata. Ma si sa che, se nella vita non si commettono degli errori, non si impara. E lei, la protagonista, la bella e dolce Azzurra, riesce a imparare dai suoi errori. Il fine, lo scopo e il significato del libro è proprio questo: evitare che da giovani, quando ancora non si è a conoscenza di cosa sia davvero la vita, si possa seguire la strada sbagliata. Quella fatta di apparenza, falsità, egocentrismo e soprattutto assenza di amore. Esistono uomini, maschi, belli, attraenti e “che ci sanno fare” che vivono senza mai sapere cosa significa essere realmente innamorati: il loro ego glielo impedisce e probabilmente sempre glielo impedirà. Una ragazza può innamorarsi di uno così? Si può essere felici con una persona così? Cosa lui può realmente offrire? Queste tre domande troveranno per voi una valida risposta all’interno della vicenda raccontata in maniera eccellente da Claudia Alessi.
La trama è piacevole e scorrevole, tanto da avermi permesso di mangiare letteralmente questo libro in pochissimo tempo. Leggendo, volevo gradualmente conoscere Azzurra e sapere sempre qualcosa in più su di lei; volevo assolutamente sapere cosa avrebbe fatto, cosa avrebbe scelto, se avrebbe o meno preso la strada che io stesso avrei preso… Di lei si capisce quanto sia bella, soprattutto interiormente: una ragazza umile nel suo profondo animo, partita praticamente da zero, che riesce ad affermarsi grazie al suo impegno, la sua tenacia e determinazione. Lo sfarzo e l’agiatezza che spesso descrive e che la circonda, non le appartiene: lo si può intuire nel momento in cui lei racconta come abbia umilmente vissuto nel suo periodo da universitaria. Si è adattata senza fare troppe storie, scegliendo di non cercarsi una sistemazione migliore, perché, in quel periodo, è innamorata di un ragazzo che alloggia poco distante.
“Quando si è innamorati, cosa ci potrà mai importare di dove si vive? Basta avere vicino chi si ama…”
Quel ragazzo è l’uomo dei suoi sogni e, forse e ripeto forse, l’uomo della sua vita. Secondo voi la accompagnerà per tutto il resto della sua esistenza?
È un libro assolutamente ben impostato, ben scritto e che soprattutto emoziona moltissimo. Lo consiglio assolutamente.
Francesco Infuso –
Se mi chiedessero d’identificare il punto forte di questo romanzo, tra i tanti, sceglierei quello dell’originalità.
Certo, molti di noi, se non tutti, hanno vissuto ad un certo punto della propria vita tormenti amorosi più o meno intensi, ma la capacità incredibile di questa scrittrice, Claudia Alessi, risiede esattamente nell’aver reso il suo racconto originale, incredibilmente imprevedibile, nonostante la premessa espressa poc’anzi.
Le vicende che vive Azzurra hanno una loro unicità che è impossibile sradicare e la semplicità e al tempo stesso l’estrema raffinatezza di linguaggio con cui vengono esposte non fanno altro che elevare oltre ogni misura il livello artistico di quella che, a mio modesto parere, non è solo un romanzo rosa ma un’autentica opera letteraria.
Ciò che da sempre ricerco nelle letture che di volta in volta si presentano di fronte ai miei occhi ma che così raramente ho la fortuna di trovare, è la perfetta realizzazione
di un opera che, mentre illustra le vicende del racconto sussurra al cuore del lettore, cercando di trasmettere un messaggio più profondo, la cui presenza, in definitiva, distingue i capolavori dai libretti d’intrattenimento.
Ne “I gigli non parlano” accade proprio questo, il che mi ha reso per lunghi tratti sbalordito.
Ne “I gigli non parlano” è semplice ed estremamente piacevole accorgersi come, pagina dopo pagina, azzurra sia costretta dalla vita stessa a maturare, passando dall’essere una ragazza appena laureata ricolma di sogni e aspettative ad essere una donna concreta, solida, capace di farsi carico delle proprie scelte e del dolore o del piacere che può derivarne da ciascuna di esse.
Un racconto piacevole, scorrevole, istruttivo, ben congegnato che non posso che consigliare sinceramente al numero di persone più ampio possibile.