“… non ho sotto gli occhi un romanzo o un saggio, ma la cronaca amara di un decennio iniziato all’insegna dell’IMMOBILITÀ, dove la vita è definitivamente traslocata su Facebook, Instagram, WhatsApp, YouTube e sui blog; e poi, i personaggi che vi agiscono sono tutt’altro che alla ricerca di un autore, arrogandosi il diritto di raccontarsi da soli”.
Quanta presunzione, violenza e dolore si generano nella solitudine; nella disperata ricerca di calore e protezione, figure distorte oltre l’appannante ego dei padri, figli depredati della loro innocenza giocano la loro partita nel campo della vita. Incapaci di relazionarsi con l’altro in un’epoca genuflessa all’idolo della socialità, fuggono se stessi e si proiettano in un futuro che non è tempo a venire bensì tempo desiderato.
Un romanzo granitico, immobile ma animato nel profondo da correnti impetuose che scuotono l’anima del lettore.
Alessandro Manganozzi è nato il 13 agosto del 1962 a Roma, città in cui vive e svolge l’attività di medico di base e nutrizionista. Sposato con due figli, ha all’attivo quattro romanzi pubblicati rispettivamente nel 2002 Lo scalino di Janet, nel 2005 Blog: catarsi pop di un assassino, nel 2020 L’algoritmo dell’amore e nel 2021 Feuilleton.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.