Il conte Antonio Quenda, la consorte Odette, la sorella Ortensia con la figlia Matilde ed i nipoti Telemaco e Daphne, sono solo alcuni dei personaggi tratteggiati con cura, che si muovono tra le colline di Torino e la Normandia: nobili e borghesi, con le loro vicende di eredità, intrighi e drammi familiari, danno vita a Foglie a forma di cuore, rendendolo una lettura piacevole e spassosa, che richiama alla memoria l’intreccio dei grandi romanzi ottocenteschi.
Paolo Magrini è nato a Torino nel 1973, e da sempre vive in un piccolo paese della Val di Susa. Inizialmente interessato alla natura e agli animali, abbandonerà la strada dell’agronomo per laurearsi in Storia Moderna con una tesi sulla nobiltà. Appassionato di tutto ciò che suona come aristocrazia e british, grazie al proprio corso presso l’Università della Terza Età di Torino, è divenuto un cultore di dimore storiche e giardini inglesi; uguale predilezione è riservata alla Francia, specie quella più provinciale e nascosta. Il legame affettivo nei confronti dei nonni materni lo ha portato a firmarsi con il doppio cognome e, insieme ai suoi cari, una levriera, due gatti e delle buffe anatre welsh harlequin, vive nella loro casa verde nel verde.
Donizetti, cibo e ristoranti, e ovviamente la pittura, occupano un posto speciale, non soltanto nella sua prima opera.
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