«La bellissima raccolta di componimenti di Rosario Capaldo, già pregevolmente introdotta da Andrea L. Alberti, è il diario di una lontananza, di una partenza senza ritorno, ma anche – e soprattutto – di una bellissima scoperta di sé. È il manifesto, intenso e toccante, di un’evoluzione e soprattutto della scelta consapevole di non abbandonarsi all’odio, all’amarezza, a quelle ciniche consapevolezze che sembrano confortare l’animo ma che in realtà lo affondano in un abisso di dolore, che può solo che sedimentarsi sempre più e indurire, irrimediabilmente, la parte migliore di noi.»
Rosario Capaldo nasce a Nocera Inferiore nel 1979 e da più di vent’anni vive a Brescia. Da sempre appassionato d’arte, si è messo alla prova in tanti campi: fotografia, teatro, pittura ma soprattutto scrittura. Tutte le esperienze della vita, sia personali o che lo hanno toccato da vicino, sono sempre state messe in gioco come ingredienti fondamentali per la costruzione dei suoi scritti: vivere per avere qualcosa da raccontare, scrivere per avere qualcosa da lasciare.
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