La Radio Libera di una volta, ricordata con nostalgia, continua a trasmettere in questo libro come se per i protagonisti il tempo si fosse fermato. I personaggi che allora si alternavano ai microfoni di quelle radio clandestine, tra le prime in Puglia e in Italia (Radio Mesagne 101 e Radio Libera 102) e che oggi non ci sono più, riprendono le loro trasmissioni dal punto in cui avevano lasciato, ma adattandosi ai tempi moderni. Solo una cosa non è cambiata, è rimasta costante, anzi si è accentuata: il modo di intendere la politica di alcuni, non un servizio agli altri ma a sé stessi!
Il personaggio principale, di quelle trasmissioni prima e del libro adesso, è liberamente ispirato ad una nota canzone di Fabrizio De André: Don Raffaé. La canzone ha infatti per protagonista un brigadiere del carcere di Poggioreale “Pasquale Cafiero” che si rivolge ossequiosamente ad un detenuto “carismatico” (un Boss Camorrista) chiedendo una serie di favori e parla dei politici che combinano nefandezze di tutti i tipi, ma non vanno mai in prigione. Così Don Raffaè entra in politica per il “bene comune” ma con la sua filosofia di vita svelandoci i retroscena e i litigi che avvengono per questioni di poltrone…
Giuseppe Tortorella è nato nel 1956 a Mesagne in provincia di Brindisi. Laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Lecce, ha condotto trasmissioni per oltre trent’anni presso due Radio Libere locali di Mesagne, tra le prime in Italia (Radio Libera 102 e Radio Mesagne
101). Attualmente è Sovraintendente Capo presso la Polizia Locale di Mesagne.