L’osservazione della natura ci porta a considerare la diversità fonte primaria di crescita e progresso, fin dall’alba dei tempi. Il big-bang ha scomposto la struttura indeterminata e compatta preesistente, creando caos e quindi confusione cosmica, che gradualmente si è diretta verso forme sempre più complesse. Esse poi per liberarsi della successiva rigidità sono esplose per creare lentamente nuove forme strutturate e così di seguito. Per semplificare possiamo pensare all’azione di vulcani e dei terremoti, che sotto una spinta necessitante della struttura preesistente hanno creato terre fertili e nuove confi gurazioni geografi che per un habitat migliore dell’uomo e di tutto il mondo sia vegetale che animale. A sua volta l’evoluzione delle sin-gole specie è stata possibile solo grazie ad esemplari che avevano in sé il gene della diversità, sia sotto forma di mutazioni del DNA, che di pensieri e teorie, che uscendo dagli schemi precostituiti, hanno permesso un balzo in avanti dell’intera umanità. E tutto questo grazie alla forza ed al coraggio della trasgressività. Forte della sua esperienza di psicoterapeuta e insegnante, l’autore si sofferma ad analizzare le dinamiche storiche, sociologiche e psicologiche che sottostanno al cambiamento, e in particolare all’atto di trans-gredere come presupposto fondamentale del pro-gredere. Ma trasgredire è possibile solo laddove c’è una norma ben definita, che circoscrive rigidamente il lecito e il possibile dopo aver maturato un progetto nuovo che amplia gli orizzonti.
Virginio Mucciarella è nato nel 1942 a Montelongo (CB). Laureato in Lettere classiche, dopo essere passato per esperienze di studi filosofi ci e teologici, ha proseguito la sua formazione in ambito psicologico e psicoterapeutico ad indirizzo analitico, seguendo regolari e molteplici curricula formativi fra Torino, Milano, Bergamo e Cremona. Esercita la professione di psicologo e psicoterapeuta da circa 45 anni, prima a Bergamo e poi a Ravenna; parallelamente ha insegnato materie letterarie negli istituti di secondo grado. Nel 2016 sotto la spinta di interessi storici ed urbanistici ha pubblicato Storie di un’Italia minore, nel quale documenta la singolare importanza storica del suo paese natale al centro di vicende medievali di grande rilievo.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.