Da un amore vissuto in tenerissima età a una scuola di equitazione socio-culturale che ospita bambini con disabilità offrendogli un percorso terapeutico valido e alternativo. Sono il punto di partenza e di arrivo di una storia autobiografica che testimonia di un amore viscerale per un animale, il cavallo, vissuto sempre in modo intenso e in certe occasioni doloroso. Vicino alla casa di campagna dove cresce da ragazzo il protagonista entra per la prima volta in contatto con il solo cavallo presente in una stalla. Leopoldo, il proprietario, e Nerone, il cavallo, hanno un rapporto intimo che il giovane osserva crescere di giorno in giorno. Sembrano comunicare come un padre con un figlio. Quella passione, appena sbocciata, rimarrà per qualche tempo sopita, a causa di un trasferimento in un ambiente metropolitano, lontano dalla natura e dalla libertà, ma riprenderà con più forza, prima con un cavallo di nome Gio, e poi con l’incontro ‒ un vero e proprio colpo di fulmine ‒ con Aron, un cavallo in pessime condizioni di salute, che grazie alle cure e alla dedizione di un uomo sarà in grado di riprendersi e di vivere nuove esperienze accanto al suo “padrone”. Le immagini in fondo al libro dimostrano che la comune passione per i cavalli e per lo sport unisce bambini di diverse età e gli adulti, affascinati da un animale che se trattato con tenerezza e attenzione
è in grado di trasmettere incredibili sensazioni.
Claudio Testa è nato nel 1950 ad Avellino da genitori di estrazione molto umile. Viste le modeste condizioni economiche e la famiglia molto numerosa, nel 1968 emigrarono tutti a Milano in cerca di fortuna. Dipendente di un’azienda pubblica è riuscito nel tempo a costruirsi una vita abbastanza agiata. È sposato dal 1974 e ha una figlia di nome Monica.