È un percorso emozionale quello creato da Silvia Rovario con la sua silloge, Dedicato. È il percorso che un’anima innamorata fa attraversando gli stadi del tumulto dei suoi sensi, scoprendo quei battiti resi improvvisamente instabili da sensazioni ed emozioni spiazzanti, totalizzanti, inebrianti quanto drammaticamente dolorose. Non c’è semplicemente il racconto di una storia d’amore in versi tra queste pagine ma la vita di un cuore che la subisce, la anela, la vive, la contempla ed infine la lascia andare per un bene ancora più grande: se stessa.
È, in primis, un dialogo schietto e sincero con noi stessi, la possibilità di palesarci quelle verità che teniamo nascoste alle orecchie rese sorde, perché troppo dolorose o difficili da accettare ma con cui prima o poi dobbiamo imparare a fare i conti.
Silvia Rovario è nata alle porte della Valsesia nel 1968 ed ha sempre affiancato lo studio per le discipline mediche, diventando infermeria professionale, alla passione per la letteratura e per la poesia. Nel 1985 inizia a scrivere i primi versi senza mai interrompere il percorso creativo ed evolvendo il suo pensiero: Dedicato è un momento di raccolta e riflessione per procedere ancora in questa sua ricerca personale. Quest’anno ha vinto il Terzo premio speciale per la montagna al Concorso nazionale di poesia “Sogni di pietra” VII edizione 2021 di Serravalle Sesia, organizzato da Associazione Culturale Wild, con la poesia Il canto della montagna.
In copertina: Deserto Wadi Rum (Giordania) – Foto dell’autrice
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