Sono passati oltre centocinquant’anni dalla pubblicazione del Capitale, una delle opere di Marx più note, se non altro per la sua notevole influenza sulle teorie economiche e sociali. Tuttavia, per la sua vasta complessità si può dire che sia uno dei testi meno studiati e compresi fino in fondo del grande pensatore tedesco. Claudio Barcucci si è dedicato nel corso di diversi anni a uno studio approfondito di questo volume immenso, accorgendosi con sorpresa e rammarico come un’intera generazione di marxisti non sia riuscita a impadronirsi in modo creativo della teoria, arrivando anche a travisarla.
Può un libro dell’Ottocento aiutarci a leggere la realtà dei giorni nostri? La risposta è sì, può farlo eccome, visto che il sistema capitalistico attuale, nelle sue forme e nelle sue dinamiche, segue a grandi linee ciò che Marx aveva previsto un secolo e mezzo fa. Un libro per capitalisti, marxisti e per tutti gli altri, ovvero Il Capitale di Marx e le leggi del Materialismo Dialettico spiegati in modo semplice come strumento per capire la crisi strutturale e finale del Sistema Capitalistico e risolvere i problemi del nostro tempo.
Claudio Barcucci è nato a Torino nel 1949. Nel 1970 è stato assunto presso la SIP (attuale Telecom), in qualità di assistente di rete col compito di controllare le imprese appaltatrici; in un secondo tempo ha ricevuto l’incarico di organizzare e controllare le squadre impiantisti della SIP stessa; per ultimo è stato progettista di reti telefoniche. Per alcuni anni ha militato nel vecchio Partito Radicale. È attualmente in pensione.
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