Può una storia tornare alla luce dopo secoli? Sembra impossibile, eppure è proprio quello che è successo a Francesco e Isabella, laureandi in storia presso l’Università Federico II di Napoli, quando trovano un vecchio manoscritto firmato Terrisio da Atina. Subito è chiaro che nessuno prima di loro ha messo mano al testo: sembra l’occasione perfetta per presentare un buon lavoro al loro professore!
Insieme iniziano i lavori per adattarne il contenuto e il risultato è mozzafiato: una storia ricca di pathos ed azione si dischiude ai loro occhi, che diventano presto anche quelli del lettore. Orazio Paolo Riccardi ci regala un romanzo storico dal sapore antico, ambientato all’epoca di Federico II. La sua penna si muove con sapienza tra i diversi personaggi coinvolti, accompagnando il lettore attraverso il lungo viaggio di Terrisio e della sua compagnia in Terrasanta.
Formato | eBook vers. digitale, Libro cartaceo |
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Recensioni
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Annamaura Vassalli –
“…..missione segreta”, non un semplice viaggiare, quella compiuta durante il settimo anno del Regno di Federico II all’insegna del raziocinio, unico mezzo per diradare “quelle tenebre generate dall’ignoranza e dalla superstizione che fanno da impedimento al cammino dell’umana specie”.
Undici mesi di peregrinazioni in cui i personaggi, artefici tutti di un desti no comune, costruiti con mestizia e dovizia di particolari , crescono insieme, passo dopo passo, seguendo lo stile, lo spazio, il tempo della narrazione.
Un ‘unicum’ narrativo richiama il lettore, lo prende per mano sin dalle prime pagine in cui presente e passato si fondono nella storia universale dei popoli che man mano fanno capolino tra le righe del testo. Un testo che si assapora parola dopo parola; un testo che narra eventi storici con la consapevolezza di chi a quella storia ha dedicato tempo e ne ha conosciuto i più segreti meccanismi.
Da uno storico mondo maschile emerge , in tutta la sua nobiltà d’animo, la figura di Anais, in grado, pur nel suo immenso silenzio, di narrare gli amori infiniti dell’Imperatore Federico.
La penna di Terrisio/Orazio, pur mantenendo fede all’oggettività dei fatti, riesce a colorare e colorire un tessuto narrativo che, in alcuni tratti, risulta in grado di provocare nel lettore un vero smarrimento emotivo; depositario del sapere il Maestro Terrisio antepone la scienza alla remissione, alla superstizione, “si, proprio lì …. ecco far capolino la scienza!”.
“L’acqua e il fuoco” non solo rimedi in grado di combattere il morbo, quanto piuttosto elementi primi in grado di unire eventi passati con situazioni contingenti.
Il tempo presente ri-vive il proprio essere specchiandosi nel passato e limitandosi spesso ad interpretare e dare voce a quanto, a volte, solo sussurrato.
“La conoscenza”, vera protagonista indiscussa!
“Per combattere qualcuno o qualcosa bisogna conoscerlo. Bisogna capire come agisce!”
E sarà proprio la conoscenza di cui si nutre Pier della Vigna insieme agli esimi cultori dello ‘Studium di Napoli’ a guidare ogni singolo passaggio per affrontare “una grande impresa. Ad essa spetta, …., il compito di portare la Pace nel Mare Nostro e in Europa, abolire dal Mondo la malizia e far trionfare la giustizia ….. per dare prosperità ed armonia ai cento popoli della Nostra Amata Sicilia, del Nostro Impero e del Nostro Regno di Gerusalemme.”.
Grazie Orazio
per aver condiviso il fascino di una sì valente “missione”!
Annamaura