La sua parola – armoniosa e limpida – ha potuto offrire conforto, un correlativo di sostegno, un vero e proprio atto di ristoro nel buio di un sentire in quel momento disperato, disperso, disarticolato. È, infatti, fortemente da apprezzare il suo equilibrio di scrittura, sorprendentemente fluida nel suo essere articolata: scrive con un vero senso, pur senza risultare mai forzato o peggio ancora didascalico. Può sembrare una cosa banale ma in realtà è un risultato piuttosto raro: è facile fare grandi costrutti o chissà che articolazioni semantiche, ma renderle piene, veramente piene, è altra cosa… Edoardo Sottini riempie le parole, è come se le annaffiasse della sua capacità espressiva ed esse, piantine smarrite e spossate, si animassero, tornassero a sorridere alla vita.
Edoardo Sottini è nato a Brescia nel maggio del 1997. Si è laureato in Letteratura Latina presso l’Università Statale degli Studi di Milano nel 2021. Tra pause dallo studio o dal lavoro e viaggi in treno ha cominciato ad abbracciare la scrittura come forma di evasione, ritenendo così la parola un rifugio protettivo e sempre fedele a chi scrive. I suoi temi più ricorrenti aleggiano attorno al peso del pensiero e del ricordo, e così del forte conflitto tra dolore e sorriso che l’emozione provoca dentro ognuno di noi.
corde di marmo è la sua prima pubblicazione e presenta una raccolta di aforismi, riflessioni, poesie e flussi di pensieri limati o immediati, ma in ogni caso mossi da un desiderio di leggerezza che il bisogno di scrivere urla fuori.
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