Crisalide d’aria. Facile intendere che la leggerezza, la leggiadria sia il carattere predominante di questa Cinque volte maggio, la prima silloge che Vita Lo Russo presenta al suo pubblico, scegliendo un nome de plume che ne contraddistingue la intangibilità e la metamorfosi, in un momento di passaggio che è facile immaginare essere il cuore pulsante di questa raccolta. Questa è un’opera di grandi contrasti, di tanta ricerca, di sofferenze e speranza. È un’opera densamente al femminile, per quanto la femminilità a volte sia nascosta, a volte violata, a volte aggredita, a volte, disperatamente urlata. Cinque volte maggio è il racconto di tanti sguardi, è la volontà di non arrendersi al dolore, quel dolore che a Berlino sa prendere mille forme, dalla Shoah al Muro, ma affrontarlo attraverso l’amore e lasciarsi compiere nella semplicità. Perché il mondo, gli universi, possono girare, ma noi alla fine rimaniamo A cercare l’acqua, /fare l’amore, al sicuro / nelle lenzuola./
Vita Lo Russo nasce nel 1979, studia Lettere moderne all´Università degli studi di Perugia, con indirizzo giornalistico. Dopo aver collaborato per dieci anni con Il Sole 24 Ore, Panorama e Lettera43.it, occupandosi prevalentemente di economia internazionale, medio ed estremo oriente, nel 2012 si trasferisce a Berlino avviando la sua carriera artistica da pittrice. Dal 2013 scrive poesie. “Cinque Volte maggio” è la sua prima raccolta di poesie.