Giuditta Francardo ben rappresenta questa qualità artistica, la capacità di plasmare la parola, poiché i suoi versi sembrano tutti vibrare delle sfumature della luce della consapevolezza, quella forza che nasce dalla passione vitale per l’esistenza, quella di uno sguardo sul mondo che si è fatto indagatore ma in maniera costruttiva, mai sterile e rude esaminatore, alla ricerca di quell’essenza che dà un senso al tutto, lo vivifica e lo rende elemento fondante dell’anima.
Giuditta Francardo è nata a Siracusa e solo due anni dopo si trasferisce con la famiglia nel nord Italia e a Milano. Dopo gli studi classici, si laurea in Lettere con una tesi in Storia medievale. Grazie all’incontro con l’antroposofia di Rudolf Steiner, approfondisce lo studio dell’acquerello e poi l’arte-terapia. Nel corso degli anni ha tenuto numerose mostre su temi legati alla musica, alla poesia, al tempo, ottenendo un buon riconoscimento da parte della critica che l’ha definita pittura-racconto o filosofia e musica tradotte in arte. La scrittura di vario genere, e soprattutto quella poetica, per l’autrice, è sempre stata una buona compagna di viaggio, a volte buttata giù di getto su un foglio qualunque, e spesso smarrita chissà dove, fino al giorno in cui un’amica l’ha invitata seriamente a raccogliere quello che aveva sparso: così oggi quei versi hanno preso forma in questa pubblicazione: Forse qualcuno vi troverà un messaggio, una parola che gli risuonerà amica.
In copertina: quadro realizzato dall’autrice dal titolo L’origine e facente parte della mostra I 7 ritmi della creazione: rappresenta l’idea della creazione ancora nella mente di Dio, dal cui buio si affaccia un mondo pieno di colore, come un fiore che si sta aprendo.
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