Luna è una ragazza di 18 anni con grandi sogni e aspirazioni e una incredibile forza di volontà che la porta, appena maggiorenne, a lasciare la sua Lecce, dove è cresciuta coccolata dai nonni e dai genitori, per frequentare l’università a Londra. Ma c’è anche qualcos’altro che la spinge in quella città: un sogno ricorrente, due occhi neri come la pece che la fissano, tutto intorno nebbia e una atmosfera che le ricorda Old Park Avenue. Nella capitale britannica frequenterà il college per diventare un’attrice e troverà anche la risposta a quel sogno. Così scoprirà l’esistenza di Austraman, un pianeta lontano dove vivono degli esseri simili agli umani ma con un’intelligenza più avanzata e dei poteri amplificati. Qui i giorni della settimana sono otto e l’ottavo è Austraday: è il giorno che, sulla Terra, non verrà mai. Mentre la sua carriera di attrice va avanti nel migliore dei modi, Luna scoprirà l’amore, la delusione e imparerà a convivere con l’incertezza del futuro.
Austraday è un libro che parla di mondi lontani, di sogni realizzati ma soprattutto è un libro di amore, un amore diviso, desiderato e combattuto.
Francesca Stefanelli nasce nel 1974 a Lecce, dove ha vissuto un’infanzia serena insieme ai nonni materni, che le lasciano in eredità i loro forti ideali. A sette anni legge il suo primo libro, Orgoglio e pregiudizio, e da qui la lettura diventa un momento condiviso con la nonna Tina. A 13 scrive il suo primo romanzo, inedito, e dai 16 anni inizia a viaggiare. Terminati gli studi si specializza come chef, e in parallelo continua a mettersi in gioco come atleta professionista nel football americano e nel volley. Quindi, zaino in spalla e famiglia al seguito, con il marito Stefano, il figlio Roberto e il Jack Russell AJ si trasferisce negli Stati Uniti, dove nasce la figlia Katherine e si aggiunge alla famiglia la cucciola Nyx. Rientrata in Italia per riposare un po’, progetta i futuri vagabondaggi. Da tutto questo zingareggiare e da esperienze, emozioni, vera vita vissuta, speranze ed illusioni tradite nasce Austraday, la prima ora dell’ottavo giorno.
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