Molto si sa della figura di Antigone, ma ben poco si conosce dell’immagine costruita nel tempo dagli artisti che si sono confrontati con il personaggio. Esempio di pietà filiale verso un Edipo vecchio e cieco, Antigone è anche un’eroina che, coraggiosa, si interpone tra due fratelli in lotta per evitarne lo scontro e successivamente combatte solitaria pur di dare sepoltura a Polinice, entrando in conflitto con le dure leggi dello Stato, rappresentate da Creonte. La letteratura e l’arte hanno fornito, nei secoli, un vivido ritratto di donna eccezionale, tragica e nello stesso tempo moderna; il suo valore archetipico sopravvive nell’età attuale in quanto portatore di significati profondi, ancestrali, che sono diventati parte dell’umanità e, perciò, mitici.
Valentina Motta (Messina, 1978) vive a Verona dove insegna storia dell’arte negli Istituti di istruzione secondaria superiore. Laureata in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Roma “La Sapienza” e in Filologia greca all’Università degli Studi di Verona, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Strumenti e metodi per la storia dell’arte” all’Università “La Sapienza” di Roma. Autrice di numerosi saggi pubblicati su riviste e collane italiane e straniere, svolge attività di ricerca nell’ambito storico-artistico privilegiando lo studio filologico delle fonti.