“Il bello ha ceduto il suo fascino al brutto, cambiando il gusto delle persone che oggi sguazzano tra le porcherie accuratamente scelte dagli specialisti dell’estetica”. Non si è ancora dissolta la scia tracciata da Storie Nane nel mare blu della meditazione; è ancora lì, una striscia bianca che ondeggia piano, di cui non si scorge la fine. Con un nuovo bastimento di riflessioni, versi e freddure, Bruno Macerollo riafferra la rotta per tornare a navigare le acque del pensiero. Fedele al suo inconfondibile stile, affronta in queste pagine il vasto tema della ambiguità della bruttezza, interrogando se stesso e il lettore sulla sua incidenza nella società come nell’arte e nella storia. Vanità, morte e stupidità sono solo tre dei tanti aspetti del non bello qui indagati, mediante racconti brevi, poesie e citazioni; Anti- stetica del brutto raccoglie divagazioni sociologiche, filosofiche e narrative esposte dall’autore con tono ironico e beffardo. Non mancherà il lettore di condividere o dissentire, con una nota amara sulla lingua e un sorriso giocondo sulle labbra. Una posa difficilissima da tenere…
Bruno Macerollo è nato a Roma il 5 ottobre 1941. Laureato in Lettere presso L’Università “La Sapienza”, si è dedicato all’insegnamento di materie letterarie nella scuola media; ha ricoperto l’incarico di Preside in varie scuole della provincia ciociara; infine, avendo superato il concorso, è stato nominato Dirigente scolastico. Attualmente in pensione, risiede ad Amaseno (Frosinone), dove coltiva l’interesse per la letteratura, la pittura e ogni altra forma d’arte. Ha partecipato a diverse manifestazioni poetiche in vari centri della Ciociaria; ha pubblicato la raccolta di poesie Poetria in formato e-book e assieme ad altri poeti ciociari è presente in due volumi antologici intitolati Pensieri vaganti. Ha pubblicato il romanzo Fikus: un nome giusto al posto giusto (Vertigo Edizioni, 2017) e l’antologia di racconti Storie nane (Vertigo Edizioni, 2018).