«…Proprio per questi motivi, l’amore è una componente importante in tutta la raccolta: non lo percepiamo mai come una imposizione del proprio sentire, percepiamo però che c’è, anche quando non appare dichiaratamente, è infatti quella trama nascosta nel sotto-testo lirico. D’altronde l’amore non può es-sere sempre manifesto, ma questo non ne diminuisce il valo-re: anche quando è dedicato a qualcuno che non lo corrisponde, il fatto stesso di provarlo può essere un valore aggiunto per l’animo, perché ci porta a comportamenti che migliorano il nostro essere… ci porta, per esempio, a scrivere poesie…» (dalla Prefazione)
Salvatore Sanfilippo nasce a Tarquinia, piccolo paese medievale della provincia di Viterbo, il 20 maggio 2000. Vive la sua infanzia a Civitavecchia, dove frequenta la scuola dell’obbligo e coltiva le sue due più grandi passioni: la pesca subacquea e il calcio. Dalla prima nascerà un rapporto particolare con il mare, mentre la seconda segnerà completamente il suo animo negli anni dell’adolescenza. Inizia i suoi studi secondari presso l’Istituto Tecnico Industriale “Marconi” di Civitavecchia e, all’età di 15 anni, si trasferisce nella città di Siena per motivi sportivi. Questa esperienza lo porta a confrontarsi con un mondo sconosciuto e curioso, dove conosce alcune delle persone che si riveleranno poi le più importanti della sua vita. Rientra a Civitavecchia nel 2017, dove conclude gli studi tecnici, ma nel frattempo scopre la sua più grande passione: la poesia. Complice un amore impossibile per la bella Lucrezia – da lui amata, ma dalla quale non riceverà altro che un sentimento d’amicizia – si isola in sé stesso e nella letteratura, facendo affidamento sull’affetto dei suoi cari e sperimentandosi in forme e stili sempre più desueti e dimenticati, con temi quali la dannazione e l’angoscia del vivere comune e quotidiano.
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