Un viaggio ad alta quota su un aereo dove tutti camminano, anche chi non può più. È forse uno scherzo…?
Per il protagonista non è facile capire, ma nel momento in cui accetta di fare questo viaggio tra sogno e realtà intraprende un percorso più intimo, un viaggio nella sua anima. Comprende che in un certo senso è nato una seconda volta, con una vita diversa, sì, ma degna di essere vissuta, anzi il suo sguardo è più consapevole, il cuore sente gioie che prima della malattia erano spesso impercettibili. Tutto avviene attraverso una serie di dialoghi con un altro passeggero del volo. La sua storia è simile alla sua, ma speculare.
Sovrasta su tutto la cupezza della pandemia, che però, oltre agli effetti negativi, porta anche una sensibilità mai sperimentata prima, perché tutto ciò che era scontato ora non lo è più, e la vera felicità si può nascondere in gesti apparentemente banali ma che invece rendono la vita piena e consapevole, nonostante il dolore, i dubbi, la tristezza, che in fondo sono il contraltare della gioia.
Perché forse è proprio vero che solo grazie alle ombre siamo in grado di percepire la luce…
Sergio Colombo. Sono nato nel settembre 1958 a Gallarate da una famiglia di artigiani orafi.
Ho due figli, attualmente divorziato.
La mia vita sentimentale, da sempre, è molto “movimentata”. Mi sono laureato nel 1984 in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia dove nel 1988 ho conseguito la specializzazione in Tisiologia e Malattie dell’apparato Respiratorio.
Medico dello sport aggregato al CONI, per 2 quadrienni olimpici ho fatto parte dello staff medico della nazionale di pallamano femminile con la quale ci siamo qualificati terzi ai campionati europei e settimi ai campionati mondiali in Beach Handball. Per molti anni collaboratore come consulente scientifico di AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), ho collaborato inoltre con l’Associazione Gilberto Cominetta per la bioetica e le cure palliative in neurologia. Dal primo gennaio 2005 responsabile del settore funzionale “Ambulatorio per la cura del paziente con Sclerosi Laterale Amiotrofica e gestione delle cure palliative”. Dal 2006 “Coordinatore del centro di riferimento della Regione Lombardia per la Sclerosi Laterale Amiotrofica”.
Dal 14 settembre 2017 in pensione anticipata per grave malattia fisica invalidante con totale incapacità lavorativa.
Nel mese di giugno 2020 ho pubblicato la mia prima opera, Il sentiero della vita da medico ad invalido, edita da Gruppo Albatros Il Filo.
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